Battletoads in Battlemaniacs

Battletoads in Battlemaniacs
videogioco
Titolo originaleBattletoads in Battlemaniacs
PiattaformaSuper Nintendo, Sega Master System
Data di pubblicazioneSNES:
Giappone 7 gennaio 1994
giugno 1993
Zona PAL ottobre 1993

Master System:
novembre 1996

GenerePicchiaduro a scorrimento, piattaforme
OrigineRegno Unito
SviluppoRare Ltd., Syrox Developments
PubblicazioneTradewest, Nintendo, Nihon Falcom, Virgin Interactive, Tec Toy
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
SupportoCartuccia

Battletoads in Battlemaniacs, pubblicato dalla Tradewest nel 1993 per Super NES e da Tec Toy nel 1996 per Sega Master System, è il sequel di Battletoads.

Trama

La storia si apre con i Battletoads che vengono invitati dal loro maestro, professor T-Bird, nella fortezza di Gyachung-La nel Tibet del nord, dove la Psicone Corporation sta ultimando la loro nuova arma segreta, il "Gamescape", un generatore di giochi virtuali. Improvvisamente un servitore della Dark Queen e il suo alleato Silas Volkmire sbucano dal nulla e rapiscono Michiko Tashoku (figlia del CEO della Psicone Corporation, Yuriko Tashoku) e Zitz. Rash e Pimple devono quindi entrare nel "Gamescape", salvare i due prigionieri e fermare Volkmire e la Dark Queen prima che riescano a dominare il mondo.

Modalità di gioco

Si possono controllare Pimple o Rash ed entrambi dispongono di combo d'attacchi per sconfiggere i loro avversari. Lo stile grafico del gioco è cartoonesco, con armi eccessivamente grandi che escono dagli arti dei Battletoads per concedere il colpo di grazia. A differenza del predecessore e della versione arcade, a partire dal terzo livello in poi il gioco diventa sempre più difficoltoso, passando da picchiaduro a scorrimento a gioco di corse. Punto in comune con il suo predecessore è che si tratta di un gioco molto difficile da portare a termine.

Conversioni

Il gioco fu convertito per Sega Master System dalla Syrox Developments nel 1994 ed era in procinto di essere pubblicato in Europa dalla Virgin Interactive nel luglio 1994, ma fu cancellato all'ultimo momento per ragioni ignote, nonostante il gioco fosse stato recensito dalla stampa videoludica nel Regno Unito.[1] Tempo dopo, Tec Toy s'accordò con la Virgin Interactive e distribuì la versione per Sega Master System in Brasile, nonostante fosse di base incompleta: la si può portare a termine, ma incappando in errori minori come glitch grafici, collisioni fatali ed invisibili in alcuni livelli, scene d'intermezzo erroneamente presentate cronologicamente e la mancanza di musica adeguata al contesto della situazione (oltre alla mancanza di una colonna sonora in alcuni livelli).

Note

  1. ^ (EN) Battlemaniacs (JPG), in Sega Power, n. 56, luglio 1994, p. 52. URL consultato il 22 giugno 2009.

Collegamenti esterni

  • (EN) Battletoads in Battlemaniacs, su MobyGames, Blue Flame Labs.
  • (EN) Battletoads in Battlemaniacs (Sega Master System) / Battletoads in Battlemaniacs (Super Nintendo Entertainment System), su GameFAQs, Red Ventures. Modifica su Wikidata
  • (EN) Battletoads in Battlemaniacs, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Battletoads in Battlemaniacs, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Battlemaniacs, su Sega8bit.com. URL consultato il 24 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  • (EN) Levi Buchanan, Battletoads Retrospective, su IGN, 13 gennaio 2009.
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