Beneficium
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Il termine beneficium è un termine semi-giuridico latino che nel diritto feudale indica una proprietà in terra (campi coltivabili) o in immobili. Il beneficiarius è colui che ha un beneficium.
Nei documenti storici francesi, il termine beneficium ricorre dal V secolo al IX secolo e indica la proprietà terriera. Nel diritto romano, il termine beneficium indica uno speciale privilegio o favore accordato ad una persona per la sua età, il sesso o la condizione.
A seguito delle invasioni barbariche all'interno dell'Impero Romano, presso i re Goti e Longobardi, il termine beneficium iniziò ad indicare la ricompensa per i signori dell'aristocrazia militare che si fossero distinti in battaglia, dopo aver prestato il giuramento di fedeltà al proprio sovrano (leudasianum[1]). II beneficio, originariamente amovibile, progressivamente divenne a vita ed infine ereditario, fino all'affermazione di un vero e proprio diritto nel capitolare di Quierzy (877 d. C).
A partire dal IX il termine beneficium, fu gradualmente sostituito da quello di foeudum. I benefici relativi alla proprietà e ai redditi fondiari rimasero in vita per alcune cariche e dignità della gerarchia ecclesiastica fino alla Rivoluzione francese.
Note
- ^ S. Soleil, Introduction historique aux institutions françaises, p. 34
Voci correlate
- Feudalesimo
- Precaria
Collegamenti esterni
- beneficio, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
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