Dak'Art 2016

Voce principale: Biennale di Dakar.

Dak'Art 2016 è la dodicesima edizione d'arte della Biennale di Dakar, consacrata all'arte contemporanea africana e organizzata a Dakar in Senegal nel 2016 a cura di Simon Njami.

Storia

Nel 2016 con la direzione artistica di Simon Njami[1] vengono introdotte diverse novità. Viene usato per la prima volta l'edificio dell'Ancien Palais de Justice di Dakar – molto decadente e suggestivo – come nuova sede dell'esposizione internazionale. Vengono commissionati alcuni progetti speciali per l'esposizione internazionale e viene creata una "carta bianca" (carte blanche): un invito ad una istituzione ad organizzare un'esposizione. Nel 2016 questo invito viene dato a doual'art anche come tributo al suo curatore artistico Didier Schaub (1952-2014).

Organizzazione

La dodicesima edizione della Biennale di Dakar è organizzata dal segretariato generale della biennale (con come segretario generale Mahmadou Rassoul Seydi[2])

Il direttore artistico è Simon Njami che dà all'evento il titolo La Cité dans le jour bleu/The City in the Blue Daylight che comprende una serie di progetti speciali commissionati agli artisti e prodotti a Dakar.

Sei curatori sono invitati a presentare altrettante esposizioni: Nadine Aimé Bilong aka Nad Bil, Orlando Britto, Solange Farkas, Valentina Gioia Levy, Sujong Song e Sumesh Sharma.

Programma

La Biennale viene inaugurata ufficialmente il 3 maggio 2016 al Teatro Nazionale Daniel Sorano.

L'edizione del 2016 è strutturata in un programma ufficiale (chiamato in) e in un programma a latere (chiamato off).

Il programma ufficiale ha una struttura diversa dalle precedenti edizioni e comprende una serie di esposizioni con diversi curatori e sotto la direzione artistica di Simon Njami[3].

  • Esposizione internazionale con il titolo Réenchantements all'Ancien Palais de Justice.
  • Esposizione dei curatori internazionali Nadine Aimé Bilong aka Nad Bil, Orlando Britto, Solange Farkas, Valentina Gioia Levy, Sujong Song e Sumesh Sharma, al Museo Théodore Monod.
  • Esposizione con gli omaggi agli artisti alla Galleria nazionale d'arte.
  • Padiglioni nazionali della Nigeria e del Qatar (paesi invitati) alla Place du Souvenir.
  • Opera di Jems Koko Bi (tra i progetti speciali) alla Place du Souvenir.
  • Esposizione "carta bianca" (Carte Blanche) a doual'art, nella Maison des Anciens Combattants.
  • Esposizione La Maison Sentimentale con omaggio a Revue Noire, opera di Joël Andrianomearisoa (tra i progetti speciali).
  • Esposizione Pépites écloses con gli artisti premiati dall'Agenzia della francofonia, Sidy Diallo premiato Dak'Art 2014 e Aboubacar Traoré premiato agli Incontri africani della fotografia del 2015.
  • Vi sono poi i progetti Urbi organizzati in varie sedi della città e all'interno di diversi spazi d'arte.

Le conferenze della biennale chiamate Rencontres et échanges si svolgono nella sede del Conseil Economique Social et Environnemental sul tema Symbioses (simbiosi). Vi è inoltre il simposio States of Opacity/Etat d’opacité curato da Elvira Dyangani Ose e Mara Ambrožič che si svolge alla stazione ferroviaria dove è allestito il Village de la Biennale e dove vengono anche organizzati concerti e spettacoli.

Nell'ambito della biennale viene inoltre presentato all'Istituto francese di Dakar il film di Jean-Pierre Bekolo Les mots et les choses con l'intervista a V.S. Mudimbé.

Partecipanti

Esposizione internazionale

  • Akirash Akindiya
  • Heba Amin
  • Héla Ammar
  • Kader Attia
  • Abdulrazaq Awofeso
  • Yassine Balbzioui
  • Sammy Baloji
  • Arébénor Bassene
  • Yesmine Ben Khelil
  • Nabil Boutros
  • Poku Cheremeh
  • Mimi Cherono Ng'ok
  • Julien Creuzet
  • Gopal Dagnogo
  • Dalila Dalleas Bouzar
  • Monica De Miranda
  • Mbaye Babacar Diouf
  • Victor Ehikhamenor
  • Badr El Hammami
  • Yesmine Elmeleegy
  • Theo Eshetu
  • Modupeola Fadugba
  • Franck Fanny
  • Jellel Gasteli
  • François-Xavier Gbré
  • Yo-Yo Gonthier
  • Simon Gush
  • Delio Jasse
  • Mouna Jemal Siala
  • Euridice Getulio Kala
  • Samson Kambalu
  • Mouna Karray
  • Bronwyn Katz
  • Ala Kheir
  • Wanja Kimani
  • Moridja Kitenge Banza
  • Moshekwa Langa
  • Youssef Limoud
  • Michèle Magema
  • Anna Mapoubi
  • Safaa Mazirh
  • Fatima Mazmouz
  • Yara Mekawei
  • Nandipha Mntambo
  • Aïda Muluneh
  • Lavar Munroe
  • Mwangi / Hutter
  • Moataz Nasr
  • Ndoye Douts
  • Aimé Ntakiyica
  • Folakunle Oshun
  • Amira Parée
  • Maurice Pefura
  • Tracey Rose
  • Henri Sagna
  • Hippolyte Sama
  • Kemang Wa Lehulere
  • William Wambugu
  • Ouattara Watts

Progetti speciali

  • Joël Andrianomearisoa
  • Jean-Pierre Bekolo
  • Bili Bidjocka
  • Anne Historical
  • Jems Koko Bi
  • Alexis Peskine
  • Pumé

Esposizioni dei curatori invitati

  • A cura di Nadine Bilong (Camerun), Le Manifeste de la Cité dans le jour bleu con Jean-François Boclé, Fred Ebami, Myriam Mihindou, Marc Alexandre Oho Bambe & Albert Morisseau Leroy, Barthélémy Toguo.
  • A cura di Orlando Britto (Isole canarie), About denaturalizations, cartographies and legends con Idaira del Castillo, Marc Lata-mie, Valeriano Lopez.
  • A cura di Solange Farkas (Brasile), Crossings con Sonia Gomes, Daniel Lima, Thiago Martins de Melo, Paulo Nazareth, Moises Patricio.
  • A cura di Valentina Gioia Levy (Italia), The witnesses of the invisible con Stefano Canto, H.H. Lim, Emo de Medeiros, Chai Siris.
  • A cura di Sumesh Sharma (India), India’s search for power 1966-1982 con Yogesh Barve, Kemi Bassene, Zied Ben Romdhane, Judy Blum, Ouso Chakola, Martin Chramosta, Samit Das, Julien Froment, Pisurwo Jitendra Suralkar, Raphaël Jul-liard, Naresh Kumar, Saviya Lopes, François Mazabraud, Aurélien Mole, Charlotte Moth, Somnath Mukherjee, Seema Nusrat, Amol K Patil, Maithu Perret, Chloé Quenum, Fazal Rizvi, Mithu Sen, Janek Simon, Eric Stephany, Sawangwongse Yanwghwe.
  • Sujong Song (Corea), Hybrid / Metamorphosis con Wang Qingsong, Phan Quang, Noh Suntag, Pradeep Thalawatta, Anida Yoeu Ali.

Carta bianca

  • doual'art

Urbi

  • Afrosiders - Ludovic Lemaire, Erwan Le Vigoureux, Bénédicte Samson Senghor.
  • Festival Afropixel 5, organizzato da Kër Thiossane.
  • Festigraff organizzato da DOCTA.
  • Listener's Digest organizzato da Afrikaada - Louisa BABARI, Carole DIOP, Célio PAILLARD.
  • Rosy Blue - Amélie Giacomini e Laura Selliers con Anna Gaïotti, `Mbarou Ndiaye, Raffaële Grimaldi, Antoine WATERKEYN
  • Elsewhen organizzato da Selly Raby Kane e Jonathan Dotse con Andrew, Ngendo Muki, Jim Chuchu, Ngendo Muki, Blitz the Ambassador, Bogosi Sekhukhuni, Pola Maneli, Issa Diabaté, Paul Sika, Tinodiwa Zambe-Makoni, Maguette Niang, Mamadou Diallo, Moustapha Diop, Stephen Bassène.
  • Matières Urbaines organizzato da Andreya Ouamba e Tiziana Manfredi.
  • Mémoires Sonores organizzato da Laetitia Kozlova.
  • Waa Dakar, un'esposizione di Antoine Tempé.

Omaggio

Note

  1. ^ Intervista al curatore Simon Njami in francese con sottotitoli in inglese in cui racconta della sua nomina alla biennale https://www.youtube.com/watch?v=KGCD5SS5Ink.
  2. ^ Annuncio del nuovo segretario generale della Biennale di Dakar sul sito di Dak'Art Mr Mahmadou Rassoul SEYDI
  3. ^ Programma ufficiale della Biennale di Dakar del 2016 Oeuvres artistes plasticiens de Louga- Off

Bibliografia

Documenti dell'evento

Articoli e recensioni

  • Ginevra Bria, Dak’art. Reportage dalla Biennale africana in "Artribune", 12/05/2016.
  • Simona Cella, Dak’Art 2016/1 – L’arte, il potere e la rivoluzione in "Africa", 12/05/2016
  • Andrea de Giorgio, L’ora del rinascimento africano al festival Dak’Art in "Internazionale", 3 giugno 2018.
  • Luciana De Michele, DAK’ART 2016, LA BIENNALE DI DAKAR in "Afric(a) live, 4 luglio 2016.
  • Marcello Lorrai, Dak'Art 2016. Il cuore dell'arte nera in "Radio Popolare, 10/05/2016.
  • Iolanda Pensa, Tempo e rivoluzione a Dak’art 2016. La dodicesima biennale dell’arte africana contemporanea del Senegal mette trionfalmente in mostra la fragilità: della biennale stessa, dell’arte del passato e di quella del futuro in "Domus", 24/06/2016.
  • Il reportage dedicato dalla rivista C& a Dak'Art 2016 Archiviato il 6 ottobre 2016 in Internet Archive..

Voci correlate

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • Il sito ufficiale della Biennale di Dakar, su biennaledakar.org.


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