Governo Soult III

Governo Soult III
StatoBandiera della Francia Francia
Capo del governoJean-de-Dieu Soult
(Indipendente)
CoalizioneCentro-destra, Terzo Partito
LegislaturaX, XI e XII Legislatura
Giuramento29 ottobre 1840
Dimissioni18 settembre 1847
Governo successivo18 settembre 1847
Thiers II
Guizot

Il Governo Soult III è stato un governo francese della monarchia di luglio, in carica dal 29 ottobre 1840 al 18 settembre 1847, per un totale di 6 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Cronologia

Il Maresciallo Soult (in piedi al centro) porge a Luigi Filippo (seduto al centro), affiancato da Guizot, la legge sulla Reggenza. Dietro di loro il consiglio dei ministri testimonia la firma (1844).
  • 29 ottobre 1840: il consiglio dei ministri discute la proposta di legge di Rémusat, mirante a limitare il ruolo del sovrano in politica estera; Luigi Filippo, contrario ad ogni cessione del suo potere, costringe il governo Thiers II alle dimissioni, sostituendolo prontamente con un nuovo esecutivo guidato dal Maresciallo Soult, ma di fatto diretto da François Guizot
  • 13 luglio 1842: muore in un incidente a cavallo il principe reale ed erede al trono Ferdinando d'Orléans, a soli 31 anni; Luigi Filippo inizia a ritirarsi dagli affari di Stato, mentre la monarchia vede erodersi sempre di più la sua popolarità
  • 15 agosto 1842: viene varata la legge sulla Reggenza, che nel caso di morte del sovrano prevede che la reggenza per suo nipote Filippo di Parigi passi a Luigi di Nemours fino alla maggiore età dell'erede
  • 9 settembre 1842: viene stabilito il protettorato francese sul Regno di Tahiti
  • 25 maggio 1846: Luigi Napoleone Bonaparte fugge dalla fortezza di Ham, riparando prima in Belgio poi nel Regno Unito[1]
  • 12 marzo 1847: il guardasigilli Nord viene ritrovato morto, ufficialmente per un ictus. Prove circostanziali tuttavia indicano un possibile suicidio, dovuto secondo voci di corridoio ad un possibile ricatto circa la sua possibile relazione omosessuale con Henri-Clément Sanson
  • Maggio 1847: scoppia lo scandalo Teste-Cubières, che coinvolge gli ex-ministri della maggioranza Amédée Despans-Cubières e Jean-Baptiste Teste, pagati dalla compagnia mineraria di Gouhenans per favoritismi commerciali; i due sono condannati l'8 luglio dello stesso anno
  • 10 luglio 1847: si tiene il primo evento della cosiddetta "campagna dei banchetti", promossa unitamente da repubblicani, legittimisti ed il centro-sinistra per introdurre il suffragio universale
  • 24 agosto 1847: il deputato e nobile Charles de Choiseul-Praslin, sotto processo per l'uxoricidio della moglie Françoise (figlia del Maresciallo Sébastiani), si suicida in carcere. L'infedeltà coniugale di Françoise Sébastiani, coperta dal padre attraverso il ricatto, gettano discredito sull'aristocrazia e l'alta società[2]
  • 18 settembre 1847: per motivi sia di anzianità che d'integrità, il primo ministro Soult si dimette, venendo prontamente sostituito da Guizot

Consiglio dei Ministri

Il governo, composto da 9 ministri (oltre al presidente del consiglio), vedeva inizialmente partecipi:[3]

Carica Titolare Partito
Presidente del Consiglio dei Ministri Jean-de-Dieu Soult Nessuno
Ministro degli Affari Esteri François Guizot Centro-destra
Ministro dell'Interno Tanneguy Duchâtel Centro-destra
Ministro della Giustizia Nicolas Martin du Nord Centro-destra
Ministro della Guerra Jean-de-Dieu Soult Nessuno
Ministro della Marina e delle Colonie Guy-Victor Duperré Nessuno
Ministro delle Finanze Georges Humann Centro-destra
Ministro della Pubblica Istruzione Abel-François Villemain Terzo Partito
Ministro dei Lavori Pubblici Jean-Baptiste Teste Terzo Partito
Ministro del Commercio e dell'Agricoltura Laurent Cunin-Gridaine Centro-destra

Vista la longevità del governo, straordinario e senza ogni precedenti nella storia parlamentare francese, non mancarono cambi ministeriali per mantenere saldi gli equilibri di potere tra la maggioranza conservatrice e il sovrano, nonché a causa di decessi o eventi inattesi. In ordine d'avvenimento, i cambi furono:

Il 9 maggio 1847 viene effettuato un grande rimpasto, operato da François Guizot (de facto capo del governo) per sbarazzarsi dei ministri ritenuti eccessivamente attaccati al sovrano. Questi sono:

  • alla Guerra, Alexandre Moline de Saint-Yon viene sostituito da Camille Alphonse Trézel
  • alla Marina, Armand de Mackau viene sostituito da Napoléon Lannes
  • alle Finanze, Jean Lacave-Laplagne viene sostituito da Pierre Sylvain Dumon
  • ai Lavori Pubblici, Dumon viene rimpiazzato da Hippolyte Paul Jayr

Note

  1. ^ (FR) Albigès, Luce-Marie, Louis Napoléon Bonaparte s'évade du fort de Ham, in L'Histoire par l'image, 2005.
  2. ^ (FR) Clevering, Luciana, L'affaire Praslin : un crime conjugal sous la Monarchie de Juillet, Harmattan, 2014, p. 11.
  3. ^ (FR) Muel, Léon, Gouvernements, ministères et constitutions de la France depuis cent ans, Marchal et Billard, 1891, p. 206.

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