Ila Bêka

Ila Bêka (Latisana, 1967) è un artista e regista italiano.

L'intera opera di Ila Bêka & Louise Lemoine (16 film) è stata acquisita nel 2016 dal MoMA Museum of Modern Art di New York ed è entrata a far parte della sua collezione permanente.[1] L'acquisizione dell'intera produzione di un artista ancora vivente ed attivo è un evento estremamente raro.[2]

Biografia

Laureato in architettura, si è diplomato allo IUAV di Venezia e all'École nationale supérieure d'architecture de Paris-Belleville studiando con Aldo Rossi, Manfredo Tafuri, Vittorio Gregotti, Massimo Cacciari, Bernardo Secchi, Ugo La Pietra e Henri Ciriani.

Come regista ha cominciato realizzando una serie di 168 microfilm per la Universal Studio, poi divenuti famosi anche come i Millimetraggi di Ila Bêka, con i quali ha vinto il Festival du Film Très Court di Parigi, il Premio Massimo Troisi e il festival Maremetraggio di Trieste.
In seguito ai Millimetraggi ha prodotto e realizzato una lunga serie di cortometraggi, fra cui I have seen my mother dancing in the clouds, vincitore del Torino Film Festival e selezionato dalla Academy Award di Los Angeles per partecipare agli Oscar come miglior cortometraggio italiano, In Utero, vincitore del Jameson Award per il migliore cortometraggio europeo e presentato in selezione ufficiale alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes, e Buongiorno, vincitore di oltre 60 film festival internazionali.

Nel 2003 fonda la casa di produzione BekaFilms con la quale ha prodotto e diretto il suo primo lungometraggio Quodlibet, presentato in selezione ufficiale al Festival del film Locarno, oltre a altri numerosi documentari e video d'artista.

Dal 2005 collabora con Louise Lemoine, con la quale ha creato la piattaforma creativa e di ricerca Bêka&Partners.
Definiti dal New York Times “figure culto nel mondo dell'architettura europea”[3], Ila Bêka e Louise Lemoine concentrano la loro ricerca sulla sperimentazione di nuove forme narrative e cinematografiche legate all'architettura contemporanea e alla città. Attraverso la loro opera mettono in discussione, attraverso uno sguardo soggettivo, dissacrante ed ironico, l'idealizzazione nella rappresentazione dell'architettura, esaltandone al contempo la vulnerabilità, la vitalità e la bellezza.
Koolhaas Houselife, realizzato nel 2008 e co-diretto da Louise Lemoine è stato acclamato dalla critica internazionale come “il film cult dell'architettura”[4].

Negli ultimi anni ha presentato i suoi film e tenuto delle conferenze sulla sua attività di ricerca presso alcune istituzioni culturali internazionali e prestigiose università come la Biennale di Venezia (2008, 2010, 2014), MoMA (New-York), Metropolitan Museum of Art (New-York), Centre Pompidou (Parigi), Palais de Tokyo (Parigi), Barbican Art Gallery (Londra), Canadian Centre for Architecture (Montréal), NAi (Rotterdam, NL), MAXXI (Roma), SALT (Istanbul), Harvard GSD e Architectural Association School of Architecture (Londra), Mextropoli (Mexico).

Filmografia

  • 2000: Millimetraggi (168 x 3min) - cortometraggio - Grand Prix al "Festival du Film Très Court de Paris"
  • 2000: Colomba (2min) - cortometraggio - Miglior Film al Visionaria Film Festival - Premio Reciprocamente
  • 2001: Colomba (2min) - cortometraggio - Miglior Film al Venice International Short Film Festival
  • 2001: In Utero (11min) - cortometraggio - Selezione ufficiale alla Semaine de la Critique, al Festival di Cannes
  • 2002: L'uomo dei numeri (5,30min) - documentario
  • 2003: I have seen my mother dancing in the clouds (6min) - cortometraggio - Miglior cortometraggio al 21° Torino Film Festival
  • 2004: Salome & the seven heads (6min) - videoinstallazione
  • 2004: Trilogia del Giorno: Buongiorno (5min), Buonasera (5min), Buonanotte (5min) - cortometraggio - Menzione Speciale ai Nastri d'argento
  • 2005: Quodlibet (84min) - lungometraggio - Selezione ufficiale alla 58ª edizione del Festival internazionale del film di Locarno
  • 2005: Trilogia A Balare: Frassinetti (62min), Pilastro (61min), Italicus (60min) - documentario
  • 2006: Passero sublime (9min) - videoinstallazione
  • 2006: Mind scraping (5min) - videoinstallazione
  • 2006: Contagion (5min) - videoinstallazione
  • 2006: Reminiscenza onirica (5min) - videoinstallazione
  • 2006: Ventre (5min) - videoinstallazione - miglior film al Festival Internazionale Cinema d'Arte di Milano
  • 2007: Monsieur et Madame Pelletret (2 x 6min) - videoinstallazione
  • 2007: Testamento della Memoria (38min) - documentario
  • 2008: Koolhaas Houselife (58min) - documentario - Selezione ufficiale alla Biennale di Venezia, 8. Mostra Internazionale di Architettura
  • 2010: Sound of Space (6min) - videoinstallazione
  • 2010: Inside Piano: The Submarine (39min), The little Beaubourg (26min), The power of silence (34min) - documentario
  • 2012: Fragments (33min) - videoinstallazione
  • 2012: Natural Histories (11min) - videoinstallazione
  • 2013: Pomerol, Herzog & de Meuron (51min) - documentario
  • 2013: Xmas Meier (51min) - documentario
  • 2013: Gehry's Vertigo, (48min) - documentario - Selezione ufficiale alla Biennale di Venezia, 10. Mostra Internazionale di Architettura
  • 2013: Living Architectures Zip (60min) - documentario
  • 2013: 25bis (46min) - documentario - commissionato da Fondazione Prada, Milano
  • 2014: La Maddalena (12min) - videoinstallazione - Selezione ufficiale alla Biennale di Venezia, 14. Mostra Internazionale di Architettura
  • 2014: La Maddalena Chair (25min) - videoinstallazione - Selezione ufficiale alla Biennale di Venezia, 14. Mostra Internazionale di Architettura
  • 2014: Alfred, une nuit vénitienne (70min) - documentario
  • 2014: 24 heures sur place (90min) - documentario - Premio Speciale della Giuria al 32° Torino Film Festival
  • 2014: L'expérience du vide (45min) - documentario
  • 2014: Barbicania (90min) - documentario - commissionato dalla Barbican Art Gallery - Barbican Centre, Londra
  • 2015: The Infinite Happiness (85min) - documentario
  • 2015: Spiriti (45 min: 15x3min circa) - videoinstallazione - commissionato da Fondazione Prada, Milano
  • 2016: Voyage autour de la Lune (75min) - documentario
  • 2016: Selling Dreams (24min + 12 min) - videoinstallazione - Selezione Ufficiale Oslo Triennale
  • 2017: Moriyama-San (63 min) - documentario - Best Prize at Architecture Film Festival London
  • 2019: Butohouse (63min) - documentario - International Premiere at DocAviv Film Festival.
  • 2017/2019: Homo Urbanus (9 x 50 min) - videoinstallazione - Selezione Ufficiale Seoul Biennale and Agora Biennale in Bordeaux

Insegnamento

  • Nel 2019 insegna Diploma Unit "Homo Urbanus, Laboratory for Sensitive Observers" at AA School, Architectural Association School of Architecture in London.
  • Nel 2019 insegna il corso "Voyage autour de ma chambre" alla HEAD, Haute École d'art et de design de Genève.
  • Nel 2017 ha insegnato nel corso "The Emotion of Space" a Domaine de Boisbuchet à Lessac in Francia. [1]
  • Nel 2016 e 2015 ha insegnato il corso "Filming Architecture" con Marco Müller e Louise Lemoine alla AAM, Accademia di Architettura di Mendrisio, in Svizzera.
  • Nel 2014 e 2013 ha insegnato nel corso "Cinema & Architecture" alla GSAPP Columbia University per il New York/Paris program.

Riconoscimenti

  • MoMA Museum of Modern Art in New York: L'intera opera (16 film) di Ila Bêka & Louise Lemoine è stata acquistata per la collezione permanente.[1]
  • CNAP, Centre National des Arts Plastiques: "Koolhaas Houselife" e "La Maddalena" sono stati acquistati per la collezione permanente.
  • Premiato dalla rivista Metropolis (architecture magazine) come Game Changer 2015.[5]
  • Artists in residence at Villa Kujoyama in Kyoto, Japan, 2018.
  • Rome Prize Italian Fellow at American Academy in Rome (Ila Bêka), Italy, 2018.
  • Selezionato dalla rivista Icon Design come uno dei 100 Talenti del 2017.[2]
  • Presentato dal Metropolitan Museum of Art di New-York come uno dei “Most exciting and critical design project of the year 2016”.

Premi

  • Special Jury Prize at 32nd Torino Film Festival: "24 Heures sur Place" by Ila Bêka & Louise Lemoine.
  • Best Film at Architecture Film Festival London: "Moriyama-San"
  • Best Film at Arquiteturas Film Festival Lisboa: "Moriyama-San"
  • Best Prize, Arqfilmfest, Santiago, Chile, 2018: "Moriyama-San"
  • Best Prize, FILAF D’OR, Festival International du Livre d’Art et du Film, Perpignan, 2018: "Moriyama-San"
  • Best Prize, FIFAAC, Bègles, France
  • Best Architecture Documentaries for the film collection Living Architectures by the festival ArchFilmLund, 2013.
  • Best International Short Film at 21 Torino Film Festival for "I have seen my mother dancing in the clouds"
  • Best Film at Festival du Film Très Court de Paris: "Millimetraggi".
  • Best Film at Visionaria International Film Festival in Siena: "Colomba".
  • Best Film at Venice International Short Film Festival in Venice: "Colomba".
  • Best Film at Jameson Award for "In Utero".
  • Best Film at Premio Troisi festival for "Millimetraggi".
  • Best Film at Festival Internazionale Cinema d'Arte di Milano: "Ventre".
  • Best Film at Premio Troisi festival for "Buongiorno".
  • Best Film at Maremetraggio Festival for "Millimetraggi".
  • Best Film at Interfilm Berlin Film Festival Festival for "Buongiorno".
  • Special Prize of the Jury at Festival Sobra Arte 2015 (Lisbon): "La Maddalena".
  • Special Mention at Nastri d'argento, Italy: "Buongiorno".

Libri-DVD pubblicati

  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Koolhaas Houselife, 2008, ISBN 978-88-903602-0-6.
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Koolhaas Houselife, 2013, ISBN 979-10-92194-00-5.[6].
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Pomerol, Herzog & de Meuron, 2013, ISBN 979-10-92194-01-2.[7].
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Jubilee Church/Xmas Meier, 2013, ISBN 979-10-92194-02-9.[8].
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Gehry's Vertigo, 2013, ISBN 979-10-92194-03-6.[9].
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Inside Piano, 2013, ISBN 979-10-92194-04-3.[10] 2013, ISBN 979-1-09-219404-3.
  • Ila Bêka e Louise Lemoine, Living Architectures, 2013, ISBN 979-10-92194-05-0.

Note

  1. ^ a b MoMA | MoMA Collects: Architecture on Film, su moma.org. URL consultato il 24 aprile 2016.
  2. ^ IL MOMA COMPRA LA “RIVOLUZIONE” ARTISTICA DI ILA BÊKA E LOUISE LEMOINE, su glistatigenerali.com.
  3. ^ Nicolai Ouroussoff. "Inhabiting a Piece of Art: It’s Not Always So Pretty", The New York Times, 29 gennaio 2010.
  4. ^ Elsa Fernàndez-Santos. "La casa de Guadalupe", El País, 13 aprile 2009.
  5. ^ Véronique Vienne. "Game Changers 2015: Ila Bêka and Louise Lemoine" Archiviato il 13 febbraio 2015 in Internet Archive., Metropolis (architecture magazine), January 2015.
  6. ^ ArchDaily. "Living Architectures: Koolhaas Houselife / Ila Bêka & Louise Lemoine", ArchDaily, 28 May 2013.
  7. ^ ArchDaily. "Living Architectures: Pomerol, Herzog & de Meuron / Ila Bêka & Louise Lemoine", ArchDaily, 29 May 2013.
  8. ^ ArchDaily. "Living Architectures: Xmas Meir / Ila Bêka & Louise Lemoine", ArchDaily, 31 May 2013.
  9. ^ ArchDaily. "Living Architectures: Gehry’s Vertigo / Ila Bêka & Louise Lemoine", ArchDaily, 1 June 2013.
  10. ^ ArchDaily. "Living Architectures: Inside Piano / Ila Bêka & Louise Lemoine", ArchDaily, 2 June 2013.

Bibliografia

  • Ada Luise Huxtable, Ingenious and Demanding, in The Wall Street Journal, 30 settembre 2009. [3]
  • Christopher Hawthorne, Tuesday at the Hammer: 'Koolhaas Houselife', in Los Angeles Times, 3 agosto 2010. [4]
  • Oliver Wainwright, Oslo architecture triennale: Airbnb cosplay for the gig economy nomad, The Guardian, 12 settembre 2016.
  • Frédérique Hedelmann, Guadalupe et l'architecte, in Le Monde, 22 settembre 2008. [5]
  • Jean-Jacques Larrochelle, Sacrées architectures, in Le Monde, 16 aprile 2008. [6]
  • Patricia Zohn, Culture Zohn: Life in the Koolhaas, in The Huffington Post, 30 luglio 2010. [7]
  • Patricia Zohn, Ingenious and Demanding, in The Huffington Post, 6 ottobre 2014. [8]
  • Rowan Moore, 2014 Venice Architecture Biennale review: put yourself in their space…, in The Guardian Post, 8 giugno 2014. [9]
  • Nicolai Ouroussoff, "Inhabiting a Piece of Art: It's Not Always So Pretty", The New York Times, 29 gennaio 2010.
  • Oliver Wainwrigh, "Cathedrals of Culture", The Guardian, 25 Settembre 2014.
  • Susanne Kippenberger, "Raumpatrouille", Der Tagesspiegel, 22 Ottobre 2015.
  • Véronique Vienne, "Game changers 2015: Ila Bêka and Louise Lemoine", Metropolis Magazine, 2015.
  • Elsa Fernandez Santos, "La casa de Guadalupe", El Pais, 13 Aprile 2009.
  • Elena Sommariva, "Voyage autour de la Lune", Domus, 29 Gennaio 2016.
  • Karsten R.S. Ifversen, 8Tallet, Politiken, 13 Novembre 2015.

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su living-architectures.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ila Bêka, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • Archdaily 40 Best Architecture Docs, su archdaily.com.
  • Canale YouTube
  • MoMA Ila Bêka
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