Mai di domenica
Mai di domenica | |
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Melina Merkouri e Jules Dassin in una scena del film. Sullo sfondo il Partenone | |
Titolo originale | Ποτέ την Κυριακή Poté tin kyriakì |
Lingua originale | greco, inglese, russo |
Paese di produzione | Grecia, Stati Uniti d'America |
Anno | 1960 |
Durata | 97 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,66:1 |
Genere | commedia |
Regia | Jules Dassin |
Soggetto | Jules Dassin |
Sceneggiatura | Jules Dassin |
Produttore | Jules Dassin (non accreditato) |
Casa di produzione | Melina Film |
Fotografia | Jacques Natteau |
Montaggio | Roger Dwyre |
Musiche | Manos Hatzidakis |
Scenografia | Alekos Tzonis |
Costumi | Theoni V. Aldredge |
Trucco | Anna Armaou, Malvina Tsougiopoulou |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Mai di domenica (Ποτέ την Κυριακή - Potè tin kyriakì) è un film del 1960 diretto e interpretato da Jules Dassin.
Presentato in concorso al 13º Festival di Cannes, valse alla sua protagonista Melina Merkouri il premio per la migliore interpretazione femminile.[1]
Trama
Omero giunge al porto del Pireo dal Connecticut per studiare l'arte e la filosofia dell'Antica Grecia. Qui conosce Ilya, una prostituta libera e indipendente. Con i suoi clienti ha un rapporto anche di amicizia, la domenica infatti esce spesso con loro ma mai per lavoro. Omero cerca di farle cambiare vita e le propone un patto: per due settimane non lavorerà ma studierà con lui la grandezza della Grecia classica. Queste due settimane però sono state finanziate da un protettore che era costretto a tenere le sue ragazze lontane da Ilya.
Riconoscimenti
Il film ottenne l'Oscar alla migliore canzone Τα Παιδιά του Πειραιά/Ta Paidià Tou Peiraià, in italiano Uno a te, uno a me, il cui autore fu Manos Hadjidakis. Ottenne anche le candidature per Mercouri, come migliore attrice protagonista, per i migliori costumi in bianco e nero, per la regia e per la sceneggiatura.
Critica
«Variazione sul Pigmalione di G.B. Shaw, ... dialoghi briosi e un'interprete istrionica. Grande successo dell'epoca... un po' invecchiato.» **½[2]
Censura
Mai di domenica, che uscì nei cinema italiani nel 1959, fu revisionato dalla Commissione per la revisione cinematografica del Ministero per i beni e le attività culturali con le seguenti disposizioni:
- che fossero modificate le battute dette dai marinai dell'incrociatore alla prostituta nel mercanteggiare il prezzo della prestazione;
- che fosse eliminata la scena nella quale il marinaio e la prostituta sono nudi nella stanza, inquadrati nella parte superiore del corpo, mentre conversano seduti sul letto;
- che fosse ridotta la scena della doccia del protagonista che conversa con la prostituta e particolarmente quando questi toglie alla donna l'asciugamano che le copre i seni e successivamente l'amplesso.[3]
Note
- ^ (EN) Awards 1960, su festival-cannes.fr. URL consultato il 10 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2013).
- ^ Paolo Mereghetti, Dizionario dei film, ed. 1994.
- ^ Mai di domenica, su italiataglia.it. Documento N. 33379, firmato il 26 novembre 1960 dal ministro Renzo Helfer.
Collegamenti esterni
- (EN) Never on Sunday, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Mai di domenica, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Mai di domenica, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Mai di domenica, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Mai di domenica, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Mai di domenica, su FilmAffinity.
- (EN) Mai di domenica, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Mai di domenica, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).