Masso alla Guata
Masso alla Guata | |
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Capanna della Guata, opera del pastore Mamiliano Martorella | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Livorno |
Altezza | 744 m s.l.m. |
Catena | Isola d'Elba |
Coordinate | 42°45′40.5″N 10°11′08.23″E42°45′40.5″N, 10°11′08.23″E |
Mappa di localizzazione | |
Masso alla Guata | |
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Masso alla Guata è una formazione rocciosa monzogranitica dell'isola d'Elba all'altitudine di 744 m, sede di un insediamento a partire dal Neolitico sino all'età etrusca arcaica.
Nome
Il toponimo Masso alla Guata deriva dal longobardo wahta nell'accezione di «luogo di vedetta» che il sito ha avuto almeno sin dal Medioevo. In molte recenti cartografie il toponimo è erroneamente riportato come Masso alla Quata.
Descrizione
Il luogo, in posizione strategica sul Mar Tirreno, ha restituito manufatti neolitici (una lama e un nucleo) in ossidiana sarda del Monte Arci. In un riparo sottoroccia sono stati rinvenuti frammenti di vasellame in ceramica d'impasto (Età del Bronzo) e in bucchero d'età etrusca arcaica. Sulla sommità della rupe si trova un piccolo edificio in pietra a planimetria quadrata, realizzato dal Corpo Forestale dello Stato come vedetta antincendio. Ai piedi della rupe è presente un piccolo quartiere pastorale con recinto in pietra (caprile) e, a quota inferiore, una capanna edificata dal pastore Mamiliano Martorella intorno al 1930.
Bibliografia
- Michelangelo Zecchini, Isola d'Elba. Le origini, Lucca 2001.
- Silvestre Ferruzzi, Signum, Pisa 2010.
- Silvestre Ferruzzi e Fausto Carpinacci, Caprili dell'Elba, Capoliveri 2018.