Nematobrycon palmeri
Nematobrycon palmeri | |
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Stato di conservazione | |
Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Characiformes |
Sottordine | Characoidei |
Famiglia | Characidae |
Sottofamiglia | Gymnocharacinae |
Genere | Nematobrycon |
Specie | N. palmeri |
Nomenclatura binomiale | |
Nematobrycon palmeri Eigenmann, 1911 | |
Sinonimi | |
Nematobrycon amphiloxyus |
Nematobrycon palmeri Eigenmann, 1911 è un pesce osseo d'acqua dolce che appartiene alla famiglia Characidae, proveniente dalla Colombia.
Descrizione
Presenta un corpo molto compresso lateralmente. La colorazione è grigia-argentata, talvolta azzurrina, con un'ampia fascia nera orizzontale che parte dalla bocca e arriva fino alla pinna caudale[1]. Le altre pinne sono trasparenti, la testa è piccola con gli occhi grandi. Il dimorfismo sessuale non è molto evidente, tuttavia i maschi hanno le pinne più allungate ed una colorazione più intensa e ha gli occhi tendenti all'azzurro e un prolungamento della striscia nera che attraversa la coda . Non supera i 4,5 cm[2].
Biologia
Comportamento
In genere è un pesce pacifico e vivace, ma nel periodo riproduttivo i maschi possono diventare territoriali[1]. Nuota in piccoli gruppi, composti da circa 5 esemplari.
Alimentazione
È prevalentemente carnivoro e si nutre di crostacei ed anellidi[2].
Riproduzione
È oviparo e la fecondazione è esterna. Le uova vengono disperse nell'acqua. Non ci sono cure verso di esse e verso gli avannotti[3].
Distribuzione e habitat
Proviene dalla Colombia, in particolare dagli affluenti dei fiumi San Juan e Atrato[2].
Acquariofilia
Viene spesso allevato in acquario perché ha un temperamento pacifico ed è adatto alle vasche di comunità, ma deve stare in gruppi[2]. Può riprodursi in cattività. In acquario ne sono state selezionate diverse varietà, tra cui quella "black", completamente nera[4].
Note
- ^ a b R. Allgayer, G. Allain, T. Maître-Allain, A. Breitenstein, p. 104.
- ^ a b c d (EN) N. palmeri, su FishBase. URL consultato il 13 ottobre 2013.
- ^ (EN) Reproduction of Nematobrycon palmeri, su FishBase. URL consultato il 19 agosto 2014.
- ^ Nematobrycon palmeri, su nanofish.com. URL consultato il 13 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2013).
Bibliografia
- (FR) R. Allgayer, G. Allain, T. Maître-Allain, A. Breitenstein, Encyclopedie visuelle de l'aquarium, Editions Artemis, 2007, ISBN 978-2-84416-496-4.
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