Paradosso di Quine

Il Paradosso di Quine è un paradosso che riguarda i valori di verità, attribuito a Willard Van Orman Quine. È un problema correlato al paradosso del mentitore e si propone di mostrare che una frase può essere paradossale pur non essendo auto-referenziale e non usando pronomi dimostrativi o deittici (ossia non si riferisce esplicitamente a se stessa). Si può esprimere il paradosso come segue:

"è falsa se preceduta dalla sua citazione" è falsa se preceduta dalla sua citazione.

Qualora non fosse ancora chiaro, si considerino le parti via via più estese della descrizione del paradosso sopra riportata:

frase = è falsa se preceduta dalla sua citazione
la sua citazione = "è falsa se preceduta dalla sua citazione"
frase preceduta dalla sua citazione = "è falsa se preceduta dalla sua citazione" è falsa se preceduta dalla sua citazione.

Alla luce di ciò, si può riconsiderare la descrizione del paradosso; si può dire che essa asserisce quanto segue:

La frase "'è falsa se preceduta dalla sua citazione' è falsa se preceduta dalla sua citazione" è falsa.

In altre parole, la frase implica che essa è falsa, il che è paradossale, dato che se è falsa, allora quanto afferma dev'essere vero.

Bibliografia

  • George Boolos, On Quine: New Essays, a cura di P Leonardi e M Santambrogio, Cambridge University Press, 1995, pp. 283-2296, ISBN 978-0-521-47091-9. Reprinted in George Boolos, Quotational Ambiguity, in Logic, Logic and Logic, Harvard University Press, 1998, pp. 392–405, ISBN 0-674-53766-1.
  • Douglas Hofstadter, Gödel, Escher, Bach: An Eternal Golden Braid, New York, Basic Books, 1979.
  • W.V.O Quine, Paradox, in Scientific American, vol. 206, n. 4, 1962. reprinted as The Ways of Paradox, in The Ways of Paradox and Other Essays, Cambridge, Harvard University Press, 1966, pp. 1–21.
  • W. V. O. Quine, Paradoxes, in Quiddities: An Intermittently Philosophical Dictionary, Harvard University Press, 1987, pp. 145–149, ISBN 0-674-74352-0.