Paula Pareto

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Paula Pareto
Pareto nel 2024
NazionalitàBandiera dell'Argentina Argentina
Altezza150 cm
Peso48 kg
Judo
Categoria48 kg
SocietàClub Estudiantes de La Plata
Termine carrierasettembre 2021
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 1
Mondiali 1 1 1
Giochi panamericani 1 1 1
Campionati panamericani di judo 6 3 4
Giochi sudamericani 2 1 0

Vedi maggiori dettagli

Statistiche aggiornate al 23 settembre 2018
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Paula Belén Pareto (San Fernando, 16 gennaio 1986) è un'ex judoka argentina, vincitrice della medaglia d'oro nei 48 kg ai Giochi olimpici di Rio 2016 e della medaglia di bronzo nella medesima categoria ai Giochi di Pechino 2008. È stata la prima campionessa olimpica in uno sport individuale per l'Argentina.[1]

Carriera sportiva

Paula Pareto, soprannominata "La Peque" è nata nel 1986 a San Fernando, una città dell'area metropolitana di Buenos Aires.[2] Ha iniziato a praticare sport a 4 anni in piscina per poi passare alla ginnastica. Si è avvicinata al judo per la prima volta all'età di 9 anni quando suo fratello minore Marco fu picchiato da alcuni bulli e il padre Aldo, che aveva praticato questo sport da giovane, glielo consigliò per difesa personale. Paula volle subito provarlo anche lei e i due fratelli furono iscritti al Club San Fernando.[3]

Qualche tempo dopo ha vinto il suo primo torneo e quando ha deciso di continuare a praticare judo a livello professionistico, si è trasferita al più grande Club Estudiantes de La Plata. Nei primi anni ha gareggiato nella divisione fino a 44 kg, ma in seguito è passata alla categoria fino a 48 kg (Pesi super-leggeri).[3]

Nel luglio 2007 ha conquistato la medaglia di bronzo ai Giochi panamericani e in ottobre il quinto posto ai Campionati mondiali di judo a Rio de Janeiro.

Nel 2008 ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino dove ha vinto la medaglia di bronzo in una delle partite più emozionanti dell'intero torneo. Dopo aver battuto l'australiana Tiffany Day al primo incontro, è stata battuta ai quarti dalla pluricampionessa olimpica Ryoko Tani, accedendo ai ripescaggi. Nel girone di ripescaggio ha vinto i primi due incontri ed è arrivata ad affrontare nella finale per il bronzo la nordcoreana Pak Ok-song. La judoka coreana è apparsa in vantaggio per la maggior parte dell'incontro, mentre Pareto è stata sanzionata con una penalità shido all'inizio del match. La partita tuttavia si è risolta nell'ultimo minuto quando Pak ha effettuato una tecnica di attacco che è stata sfruttata da Pareto per la sua contro mossa che ha mandato sul tatami l'avversaria. L'arbitro ha inizialmente assegnato il waza-ari a Pak, forse perché ha iniziato a muoversi per prima, ma l'allenatore argentino Carlos Denegri ha presentato un'obiezione che ha costretto la giuria a ricontrollare il video. Alla fine i giudici hanno convenuto che la tecnica (Kuchiki-taoshi) era stata eseguita da Paula Pareto, che così si è aggiudicata la medaglia di bronzo.[2][3][4]

Tra il 2008 e il 2011 ha collezionato 2 ori e un bronzo nei Campionati Panamericani di judo (rispettivamente nel 2009, 2011 e 2010) e un oro nei Giochi panamericani del 2011 a Guadalajara.

Alle Olimpiadi di Londra 2012 non è risuscita a eguagliare i risultati della precedente edizione, perdendo la finale per il terzo posto contro la belga Charline van Snick.[5]

Negli anni seguenti i successi di Paula Pareto aumentano. Ai Campionati mondiali di judo 2014, tenutisi ad agosto nella città russa di Čeljabinsk, guadagna la medaglia d'argento dietro la giapponese Ami Kondo e nell'agosto 2015 ottiene il suo primo titolo mondiale ai Campionati di Astana, in Kazakistan battendo in finale Haruna Asami.[5] Inoltre vince la medaglia d'argento ai Giochi panamericani di Toronto e ai Campionati panamericani di judo di Edmonton, raggiungendo la prima posizione nella classifica mondiale IJF. Il 22 dicembre dello stesso anno le viene assegnato il premio Olimpia de Oro come miglior atleta dell'anno dall'Associazione dei Giornalisti Sportivi argentini.[6][7]

Alle Olimpiadi di Rio 2016 Paula Pareto è arrivata da campionessa mondiale in carica e non ha deluso le aspettative. Nel torneo dei -48 kg ha incontrato prima la russa Irina Dolgova, battendola per ippon, poi ha superato l'ungherese Éva Csernoviczki ed è arrivata in semifinale dove ha battuto una delle sue maggiori rivali, la giapponese Ami Kondo, che poi si è aggiudicata il bronzo. Nella finale, che si è svolta il 6 agosto 2016 nell'Arena Carioca 2, ha incontrato la sudcoreana Jeong Bo-kyeong e l'ha battuta per waza-ari, aggiudicandosi la medaglia d'oro.[5]

Ha vinto la medaglia d'oro ai Campionati panamericani di judo di Panama del 2017 e a quelli di San José nel 2018. Nello stesso anno si è aggiudicata la medaglia di bronzo ai Campionati mondiali di Baku ed è stata Atleta modello per la terza edizione dei Giochi olimpici giovanili di Buenos Aires.[8][9]

Vita privata

Paula Pareto vive a Tigre, nella Grande Buenos Aires, ed è dottoressa in medicina specializzata nella traumatologia.[8]

Nel 2024 è diventata membro del Comitato Olimpico Internazionale.[10]

Palmarès

Pechino 2008: bronzo nella categoria -48 kg
Rio de Janeiro 2016: oro nella categoria -48 kg
Čeljabinsk 2014: argento nella categoria -48 kg
Astana 2015: oro nella categoria -48 kg
Baku 2018: bronzo nei 48 kg
Rio de Janeiro 2007: bronzo nella categoria -48 kg
Guadalajara 2011: oro nella categoria 48 kg
Toronto 2015: argento nella categoria -48 kg
Caguas 2005: argento nella categoria -44 kg
Miami 2008: bronzo nella categoria -48 kg
Buenos Aires 2009: oro nella categoria -48 kg
San Salvador 2010: bronzo nella categoria -48 kg
Guadalajara 2011: oro nella categoria -48 kg
San José 2013: bronzo nella categoria -48 kg
Guayaquil 2014: bronzo nella categoria -48 kg
Edmonton 2015: argento nella categoria -48 kg
L'Avana 2016: argento nella categoria -48 kg
Panama 2017: oro nella categoria -48 kg
Baku 2018: oro nella categoria -48 kg
Lima 2019: oro nella categoria -48 kg
Guadalajara 2020: oro nella categoria -48 kg
Buenos Aires 2006: argento nella categoria -48 kg
Medellín 2010: oro nella categoria -48 kg
Santiago 2014: oro nella categoria -48 kg

Note

  1. ^ (EN) Paula Pareto completes her judo mission and retires, su JudoInside.com, 16 settembre 2021. URL consultato il 16 agosto 2024.
  2. ^ a b (EN) Paula Pareto, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2016).
  3. ^ a b c (ES) Historia de mujeres – Para Ti Online, su store.atlantida.com.ar, 6 luglio 2011. URL consultato il 26 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  4. ^ (EN) Judo at the 2008 Beijing Summer Games: Women's Extra-Lightweight, su sports-reference.com (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2020).
  5. ^ a b c Nicola Pucci, Il judo d’oro di Paula Pareto alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, su SportHistoria, 21 febbraio 2024. URL consultato il 20 agosto 2024.
  6. ^ (EN) Paula Pareto - Judo performance, su JudoInside.com. URL consultato il 22 agosto 2024.
  7. ^ (ES) Paula Pareto se quedó con el gran premio Olimpia de Oro, in el territorio, 23 dicembre 2015. URL consultato il 20 agosto 2024.
  8. ^ a b (EN) Mark Pickering, Paula Pareto Athlete Role Model for the Youth Olympic Games, su JudoInside.com, 5 dicembre 2017. URL consultato il 22 agosto 2024.
  9. ^ (EN) Mark Pickering, Paula Pareto is Athlete Role Model at the Youth Olympics, su JudoInside.com, 9 ottobre 2018. URL consultato il 22 agosto 2024.
  10. ^ (EN) IOC Session in Paris elects two new Vice-Presidents and eight IOC Members, su Olympics.com, 24 luglio 2024. URL consultato il 22 agosto 2024.

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paula Pareto

Collegamenti esterni

  • (EN) Paula Pareto, su ijf.org, International Judo Federation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Paula Pareto, su JudoInside.com. Modifica su Wikidata
  • (FR) Paula Pareto, su alljudo.net, alljudo. Modifica su Wikidata
  • (ENFR) Paula Pareto, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale. Modifica su Wikidata
  • (EN) Paula Pareto, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Paula Pareto, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
  • (ENESITFRNL) Paula Pareto, su the-sports.org, Info Média Conseil Inc. Modifica su Wikidata
  • (ES) Paula Pareto, su coarg.org.ar, Comité Olímpico Argentino. Modifica su Wikidata
  • (EN) Paula Pareto, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
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