Petrara
Petrara Vrnik | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | mare Adriatico |
Coordinate | 42°56′16″N 17°10′02″E42°56′16″N, 17°10′02″E |
Arcipelago | di Curzola (Isole curzolane) |
Superficie | 0,282[1] km² |
Sviluppo costiero | 2,3[1] |
Altitudine massima | 45,9[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Croazia |
Regione | Regione raguseo-narentana |
Comune | Curzola |
Cartografia | |
Petrara | |
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Petrara[3][4][5][6][7][8][9] (in croato: Vrnik) è un isolotto della Dalmazia meridionale, in Croazia, che fa parte dell'arcipelago di Curzola (Korčulansko otočje).
Petrara è l'unico isolotto abitato dell'arcipelago, l'omonimo villaggio si trova a nord dell'isola. Amministrativamente appartiene al comune della città di Curzola[10], nella regione raguseo-narentana.
Geografia
Petrara si trova a nord del porto di Lombarda, sul lato orientale dell'isola di Curzola e chiude a nord-est l'insenatura di Porto Bufalo[4][5][11][12] (uvala Račište); assieme a Badia e a Plagna racchiude il tratto di mare chiamato Porto Badia[12] (kanal Ježevica) situato tra le città di Curzola e Lombarda, mentre a est è bagnata dalle acque del canale di Sabbioncello. La superficie di Petrara è di 2,82 km², lo sviluppo costiero di 2,3 km[1] e l'altezza di 45,9 m[2]
Isole adiacenti
- Camegnago[4], Carmignago[13], Carmignac[7], Carmignach[8] o Kamegnak[9] (Kamenjak), isolotto con un'area di 0,021 km²[1] e la costa lunga 0,55 m[1], situato a nord-ovest di Petrara nel tratto di mare di Porto Badia 42°56′30″N 17°09′48″E42°56′30″N, 17°09′48″E.
- Plagna (Planjak), a nord.
- scoglietto Crastarich[7] o secca Krastavizza[9] (greben Krastavica), tra Plagna e Petrara 42°56′22″N 17°10′18″E42°56′22″N, 17°10′18″E.
- Gubavaz (Gubavac), a sud-est.
Storia
Su Petrara ci sono antiche cave di pietra curzolana di epoca romana[6][12][14], ormai abbandonate. Petrara è stata una delle principali fonti di calcare durante il periodo veneziano[15]. I marmi della cattedrale di Sebenico, del palazzo di Diocleziano e di molti palazzi di Ragusa (Dubrovnik) provenivano per la maggior parte da qui[15][16]. Altre cave erano situate anche sull'isolotto di Camegnago[16] e a Santa Barbara[15].
Note
- ^ a b c d e (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- ^ a b (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 16 febbraio 2017.
- ^ Vadori, p. 625.
- ^ a b c Guida d'Italia, Dalmazia, Consociazione Turistica Italiana, 1942, pp. 205-206.
- ^ a b Portolano del Mediterraneo, in Cartografia ufficiale dello Stato - legge 2 febbraio 1960, n. 68, vol. 6 Mar Adriatico, Adriatico orientale, nuova tiratura febbraio 2002, Genova, Istituto idrografico della Marina, 1994, pp. 288-291, I.I. 3161.
- ^ a b Rizzi, p. 392.
- ^ a b c Marieni, pp. 358-359.
- ^ a b Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XI, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 16 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ a b c G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 11, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 36. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- ^ Vadori, p. 602.
- ^ a b c Alberi, p. 1602.
- ^ Vadori, p. 554.
- ^ (EN) Gazetteer of Stone Quarries in the Roman World (PDF), su oxrep.classics.ox.ac.uk. URL consultato il 18 febbraio 2017.
- ^ a b c (HR) (EN) Ben Russell e Kristina Glicksman, Recent work on Roman quarries near Korčula and on Brač, 2015, p. 231.
- ^ a b Paul Arthur, Marco Leo Imperiale (a cura di), VII Congresso nazionale di archeologia medievale. Pré-tirages, Firenze, All'Insegna del Giglio, 2015, p. 133.
Bibliografia
- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale, p. 1602.
- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. II, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo, p. 392.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845, pp. 358-359.
Cartografia
- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 16 febbraio 2017.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XI, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 16 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2021).
- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 11, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
Voci correlate
Altri progetti
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- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni
- Vrnik, su korculainfo.com. URL consultato il 18 febbraio 2017.