Priya Cooper

Questa voce è orfanaQuesta voce è orfana, ovvero priva di collegamenti in entrata da altre voci.
Inseriscine almeno uno pertinente e utile e rimuovi l'avviso. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Priya Cooper
Cooper nel 1996
NazionalitàBandiera dell'Australia Australia
Nuoto
CategoriaS8
Carriera
Nazionale
Bandiera dell'Australia Australia
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi paralimpici 9 3 4
Mondiali 8 2 0

Vedi maggiori dettagli

Statistiche aggiornate al 31 luglio 2024
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Priya Naree Cooper (South Perth, 2 ottobre 1974) è una nuotatrice paralimpica australiana vincitrice di nove medaglie d'oro paralimpiche oltre ad aver stabilito record mondiali. Ha fatto parte della squadra di nuoto australiana alle Paralimpiadi estive del 1992, 1996 e 2000 gareggiando nella classe S8. È stata due volte co-capitano della squadra paralimpica australiana ed è stata la portabandiera australiana alle cerimonie di chiusura delle Paralimpiadi estive del 1992 e del 1996. Dopo aver concluso la sua carriera paralimpica competitiva è diventata commentatrice e ha seguito gli eventi di nuoto ai Giochi del Commonwealth del 2002.

Biografia

Priya Naree Cooper è nata con una paralisi cerebrale[1][2] e trascorre il 75% del suo tempo su una sedia a rotelle. Da bambina è stata incoraggiata dalla madre a provare diversi sport tra cui il tip tap e il balletto[3].

Con l'incoraggiamento del padre, Cooper iniziò a nuotare nella piscina del suo cortile quando aveva sei anni. Suo padre le insegnò a nuotare facendole indossare grandi galleggianti gialli. Iniziò a nuotare a livello agonistico ai campionati scolastici e nel primo a cui ha partecipato arrivò sesta nella divisione femminile dei 50 metri farfalla[4]. Un insegnanteinformò lei e la sua famiglia della realtà dello sport per disabili. La prima reazionePriya Cooper fu quella di chiedersi se fosse "abbastanza disabile" per competere[5]. Fece la sua prima apparizione nella squadra nazionale quando era al 12° anno di scuola, dopo aver vinto dodici medaglie d'oro in incontri nazionali di nuoto. A quel tempo Cooper aveva già iniziato ad allenarsi seriamente, svegliandosi alle 4 del mattino per assicurarsi di avere tutto il tempo di allenarsi in piscina[4].

Cooper ha studiato alla Curtin University, dove si è laureata in promozione della salute e media[1][6]. È stata anche un'oratrice pubblica partecipando a eventi per parlare di disabilità. Cooper ha avuto un incarico di sceneggiatrice per una stazione radio a Perth[1].

Cooper inoltre è stata una commentatrice degli eventi di nuoto durante i Giochi del Commonwealth del 2002[3]. È un'ambasciatrice di Therapy Focus[7] e un membro del Disabilities and Carer Council[8]. È attivamente coinvolta nella raccolta di fondi per diverse organizzazioni di beneficenza e ha preso parte all'evento di beneficenza Great Pram Push tenutosi a East Fremantle per la raccolta fondi a favore della Starlight Children's Foundation e della Children's Leukaemia and Cancer Research Foundation[9].

Nel 2022 è stata nominata presidente del Western Australian Institute of Sport, ma si è dimessa l'anno successivo[10][11].

Cooper è sposata con il nuotatore paralimpico Rodney Bonsack e ha due figli[8][12]. Bonsack ha avuto entrambe le gambe amputate sopra le ginocchia in un incidente aereo nel 1987[13]. Cooper e suo marito gestiscono un'attività motivazionale, Success is a Choice Global, che è stata pensata per aiutare le persone a massimizzare le proprie vite.

Carriera

Cooper è una campionessa mondiale di nuoto per disabili, vincitrice di nove medaglie d'oro paralimpiche e di altrettante medaglie d'oro ai campionati mondial oltre ad aver battuto diversi record[14]. Ha rappresentato la Wheelchair Sports Western Australia ai National Wheelchair Games del 1991 vincendo nove medaglie d'oro[8]. La sua piscina di allenamento era lo Swan Park Leisure Centre nel quartiere di Midvale, a Perth. Ha avuto diversi allenatori nel corso della sua carriera agonistica tra cui Matthew Brown e Frank Ponta[1][15].

All'età di 17 anni Cooper fece il suo debutto paralimpico alle Paralimpiadi estive del 1992 a Barcellona[4]. A causa di problemi di finanziamento per la Federazione Paralimpica Australiana, tutto il team rischiava di non poter partecipare alla manifestazione. La Federazione però fece un appello ai cittadini per reperire i finanziamenti per riuscire a coprire i costi del trasporto della squadra a Barcellona. Una serie di piccole donazioni permisero a Cooper e ad altri atleti australiani di poter competere[16]. Vinse tre medaglie d'oro e due d'argento e batté due record mondiali e tre record paralimpici[1][17]. Le fu offerta una borsa di studio non residenziale dell'Australian Institute of Sport Athletes with a Disability per il nuoto nel 1993 e fu sostenuta fino al 2000[18][19].

Cooper è stata una co-capitana della squadra australiana alle Paralimpiadi estive del 1996 di Atlanta[1][20] dove ha gareggiato in sei eventi individuali e due staffette nella classe S8[2][21] e vincendo cinque medaglie d'oro[22], quattro individuali e una di squadra, una medaglia d'argento e una di bronzo. Ha stabilito record mondiali nei 200 metri misti e nei 400 metri stile libero. Ha anche stabilito record personali nei 100 metri dorso e nei 100 metri stile libero[2]. Il suo tempo record mondiale nei 400 metri stile libero è stato di 5:11.47[23], il suo tempo nei 100 metri dorso è stato di 1:23.43[24] mentre il suo tempo nei 100 metri stile libero è stato di 1:12.08[25].

Nel 1998 Cooper gareggiò ai Campionati mondiali di nuoto paralimpico a Christchurch, in Nuova Zelanda dove stabilì un record mondiale nei 400 m stile libero[26]. Stabilì poi un altro record mondiale sempre nella classe S8, con un tempo di 10:40.03 negli 800 m stile libero, tre secondi più veloce del record precedente[27]. Vinse anche una medaglia d'oro nei 200 m misti individuali, con un arrivo che era mezzo secondo più lento del suo precedente record mondiale[28].

Sempre nel 1998 Cooper partecipò ai Campionati del Queensland sponsorizzati dalla Sporting Wheelies and Disabled Association in cinque eventi di nuoto. Lei e Brad Thomas furono invitati a partecipare come ospiti speciali[29].

Nel 1999 Cooper si trasferì a Sydney, sede delle Paralimpiadi estive del 2000, per prepararsi ai Giochi mentre la sua famiglia continuò a vivere a Perth[30]. Durante questo periodo realizzò diversi video didattici per il Comitato Organizzativo di Sydney per i Giochi Olimpici (SOCOG) per aiutare a formare i volontari per i Giochi[3].

Alle Paralimpiadi estive del 2000, i suoi ultimi giochi, fu co-capitano della squadra paralimpica australiana[30] e al contempo sorsero alcune preoccupazioni sul fatto che non sarebbe stata in grado di competere a causa di un infortunio alla spalla, eventualità che non si verificò[31]. Prima dell'inizion della competizione Cooper fu costantemente preoccupata di quanto gli australiani e il mondo sarebbero stati ricettivi in termini di sport per disabili, ma rimase sorpresa dal fatto che gli australiani e i visitatori internazionali sostenessero gli atleti che partecipavano ai Giochi paralimpici[20]. Vinse l'oro nei 400 m stile libero e vinse tre medaglie di bronzo nei 100 metri stile libero, nella staffetta 4 x 100 metri stile libero e nella staffetta mista 4 x 100 metri[32]. Alla conclusione dei Giochi, Cooper ebbe la convinzione che avessero avuto un impatto sociale di lunga portata in termini di creazione di un'immagine migliore per le persone disabili in tutto il paese e di aiuto ad aumentare la loro accettazione come parte della società australiana oltre al fatto che avrebbero contribuito ad aumentare il numero di spettatori per gli sport paralimpici in tutto il paese[33].

Lo stile di nuoto di Cooper si basava sulla forza della parte superiore del corpo[5]. Nonostante il suo amore per l'acqua, Cooper aveva paura di nuotare in acque libere dell'oceano. Per superare questa paura ha gareggiato nel 2002 nella Rottnest Channel Swim di 20 chilometri in acque libere nell'Australia Occidentale[3].

Riconoscimenti

Cooper è stata scelta come porta bandiera alle cerimonie di chiusura delle Paralimpiadi estive del 1992 e del 1996[2]. Nel 1993 le è stata conferita la medaglia dell'Ordine dell'Australia[2][34]. Due anni più tardi è stata nominata Paralimpica dell'anno[2][35] e nel 1999 è stata la Giovane australiana dell'anno per lo sport[30]. Nel 2000 ha ricevuto la Medaglia dello sport australiano[36] ed è stata inserita nella Western Australian Hall of Champions nel 2006[37] e nella Swimming Western Australia Hall of Fame nel 2008[38].

Nel 2009 Cooper è stata scelta per inaugurare ufficialmente lo stadio dell'Università Curtin[6]. Ha partecipato alle celebrazioni del decimo anniversario dei Giochi olimpici e paralimpici di Sydney tenutesi al Sydney Olympic Park nel 2010[31].

Nell'ottobre 2015, è diventata la quarta atleta paralimpica ad essere inserita nella Sport Australia Hall of Fame[39].

Nel 2022 è stata inserita nella Paralympics Australia Hall of Fame[40]. Nel novembre 2023 Cooper è stata promossa a "Leggenda" nella Western Australian Hall of Champions[41].

Palmarès

Giochi paralimpici

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Note
1992 IX Giochi paralimpici estivi Bandiera della Spagna Barcellona 50 metri stile libero classe S8   Oro
100 metri stile libero classe S8   Oro
200 metri misto individuali   Oro
100 metri dorso classe S8   Argento
540 metri stile libero classe S8   Argento
1996 X Giochi paralimpici estivi Bandiera degli Stati Uniti Atlanta 100 metri stile libero classe S8   Oro
400 metri stile libero classe S8   Oro
100 metri dorso classe S8   Oro
200 metri misto individuali   Oro
Staffetta 4x100 metri stile libero   Oro
50 metri stile libero classe S8   Argento
100 metri farfalla classe S8   Bronzo
2000 XI Giochi paralimpici estivi Bandiera dell'Australia Sydney 100 metri stile libero classe S4   Oro
Staffetta 4x50 metri stile libero classe - 20 punti   Bronzo
Staffetta 4x50 metri stile libero classe S4   Bronzo
50 metri stile libero   Bronzo

Mondiali

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Note
1994 Campionati mondiali di nuoto Bandiera di Malta La Valletta 50 metri stile libero classe S8   Oro
100 metri stile libero classe S8   Oro
400 metri stile libero classe S8   Oro
200 metri misto individuale classe SM7   Oro
100 metri dorso classe S8   Oro
1998 Campionati mondiali di nuoto Bandiera della Nuova Zelanda Christchurch 100 metri stile libero classe S8   Oro
400 metri stile libero classe S8   Oro
200 metri misto individuale classe SM7   Oro
100 metri dorso classe S8   Argento
Staffetta 4x100 metri stile libero open   Argento

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c d e f Ron Reed, Pride and pressure, in Paralympic Village Newspaper, Sydney, The Sunday Telegraph, 18 agosto 1996, p. 65.
  2. ^ a b c d e f International Olympic Committee, Australia. Office of the Status of Women, Australian Sports Commission, Amateur Athletic Foundation of Los Angeles e Interactive Arts, Australian women in the Olympic Games: an Olympic journey: the story of women in the Olympic Games, Belconnen, Australian Sports Commission, 1998, p. 4B.
  3. ^ a b c d Priya waves goodbye to fear in Rotto swim, in Sunday Times, Perth, 17 febbraio 2002, p. 50.
  4. ^ a b c MATP, Postcard: Competitive Edge: Priya Cooper, swimmer, in The Australian, 1ª ed., Sydney, 12 ottobre 1998, p. 11.
  5. ^ a b Susan Horsburgh, Para Troopers, su time.com, Time Magazine, 16 ottobre 2000 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2011).
  6. ^ a b Online Editor, Curtin Stadium launch, su news.curtin.edu.au, Curtin University, 23 ottobre 2009 (archiviato il 4 marzo 2011).
  7. ^ Including others is message of kids book, in Eastern Reporter, Perth, 14 settembre 2010, p. 019.
  8. ^ a b c Disabilities and Carer Council Members, su fahcsia.gov.au, Disabilities and Carer Council, 26 luglio 2011 (archiviato il 3 ottobre 2011).
  9. ^ Bubs jockey for pole position, in Fremantle-Cockburn Gazette, Perth, 13 aprile 2010, p. 1.
  10. ^ WAIS welcomes Priya Cooper as new Chair among four new Board appointments, su Western Australian Institute of Sport, 9 settembre 2022.
  11. ^ Dr Neale Fong appointed new chair of WAIS after board turmoil, su ABC listen, 12 settembre 2023.
  12. ^ Rebekka Wake, Paralympic legend helps celebrate 10 years, su paralympic.org.au, Australian Paralympic Committee, 15 settembre 2010 (archiviato il 3 maggio 2012).
  13. ^ Steve Butler, Hall of fame for swim queen, in The West Australian, 20 ottobre 2015 (archiviato il 25 agosto 2017).
  14. ^ W.A. Hall of Champions inductee booklet., Western Australian Institute of Sport, 2006, p. 24.
  15. ^ Paralympian dies, in Herald Sun, Melbourne, Nationwide News Pty Limited, 3 giugno 2011, p. 87 (archiviato il 25 giugno 2016).
  16. ^ Priya Cooper OAM, in Wheelchair Sports WA Association (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2007).
  17. ^ Australian Institute of Sport Athletes with Disability 1993, Canberra, Australian Sports Commission, 1993.
  18. ^ Excellence: Australian Institute of Sport, Canberra, Australian Sports Commission, 2002, p. 108, ISBN 1-74013-060-X.
  19. ^ a b Benchmark games: the Sydney 2000 Paralympic Games, p. 56
  20. ^ Atlanta 1996: official publication, p. 272
  21. ^ Benchmark Games: The Sydney 2000 Paralympic Games, p. 36
  22. ^ Australian Paralympic Federation, Success for Superteam, in Golden Days of Atlanta: XTH Paralympic Games Atlanta, Georgia, August 15–25, 1996, Sydney, 1996, p. 6.
  23. ^ Atlanta 1996: official publication, p. 273
  24. ^ Atlanta 1996: official publication, p. 274
  25. ^ Stephen Brook, Curtin spirit lives on in medals, in The Australian, 4 novembre 1998, p. 048.
  26. ^ Swimming, in The Advertiser, Adelaide, South Australia, 16 ottobre 1998, p. 69.
  27. ^ Swimming, in The Advertiser, Adelaide, 14 ottobre 1998.
  28. ^ Titles for Disabled, in Albert & Logan News, Brisbane, 13 novembre 1998, p. 69.
  29. ^ a b c Sydney Paralympic Organising Committee, Priya's type of town, in Paralympic Village Newspaper, n. 11, Sydney, Sydney Paralympic Organising Committee, p. 7.
  30. ^ a b Swimmer's goose bumps return, in Inner West Courier – Inner West Edition, 2ª ed., Sydney, 21 settembre 2010, p. 008.
  31. ^ Priya Cooper OAM, in lunboxlunchlist.com (archiviato il 29 agosto 2007).
  32. ^ Benchmark games: the Sydney 2000 Paralympic Games, p.57
  33. ^ Cooper, Priya Naree, OAM, su honours.pmc.gov.au, It's an Honour (archiviato il 4 marzo 2016).
  34. ^ Australian Paralympic Federation, 1996 – Highlights of the Year in Review, in Annual Report, Sydney, Australian Paralympic Federation, 1996, p. 8.
  35. ^ Cooper, Priya Naree: Australian Sports Medal, su honours.pmc.gov.au, It's an Honour (archiviato il 7 aprile 2014).
  36. ^ Western Australian Hall of Champions: Priya Cooper, su wais.org.au, Western Australian Institute for Sport (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
  37. ^ Hall of Fame, su wa.swimming.org.au, Swimming Western Australia (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2017).
  38. ^ Cooper swims into Hall of Fame, su Sport Australia Hall of Fame, 20 ottobre 2015.
  39. ^ De Rozario And Tudhope Earn Top Honours at Paralympics Australia Awards, su Paralympics Australia, 9 giugno 2022.
  40. ^ 'There are no limits': How Priya Cooper became a Legend, su The West Australian, 20239 novembre.

Bibliografia

  • United States Olympic Committee, Atlanta 1996: official publication of the U.S. Olympic Committee., Salt Lake City, Utah, Commemorative Publications, 1996, ISBN 9780918883087.
  • Richard I. Cashman e Simon Darcy, Benchmark games: the Sydney 2000 Paralympic Games, Petersham, Walla Walla Press in conjunction with the Australian Centre for Olympic Studies University of Technology, Sydney, 2008, ISBN 978-1-876718-05-3.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Priya Cooper

Collegamenti esterni

  Portale Biografie
  Portale Nuoto
  Portale Sport per disabili