Psusennes II (... – 945 a.C.) è stato un faraone della XXI dinastia egizia.
Indice
1Biografia
1.1Sovrapposizione con Psusennes III
2Titolatura
3Note
4Bibliografia
5Altri progetti
6Collegamenti esterni
Biografia
Manetone (secondo Sesto Africano) lo chiama Psusennēs e gli attribuisce un regno di 14 anni. Non sono noti gli eventuali legami di parentela col suo predecessore, Siamon e non è da escludere la possibilità che sia stato legittimato a regnare grazie ad un matrimonio con una rappresentante della famiglia reale.
È molto probabile che sia stato Psusennes II il sovrano interpellato dal principe libico Sheshonq di Herakleopolis (il futuro Sheshonq I) allo scopo di ottenere il permesso per instaurare un culto funebre, ad Abido, in onore di suo padre Nemrod (o Nimlot). Il sovrano, dopo aver personalmente consultato l'oracolo di Amon presso il tempio di Karnak, diede il permesso, confermando anche a Sheshonq l'ereditarietà dei titoli paterni. Questo avvenimento conferma l'importanza ed il potere che detenevano i principi di origine libica.
Una figlia di Psusennes fu Maatkara, che a Karnak ha lasciato una lunga stele elencante i suoi diritti ereditari. Questa principessa venne data in sposa al figlio del principe Sheshonq, Osorkon (il futuro Osorkon I), rafforzando in questo modo la legittimazione di Sheshonq stesso a salire al trono. Fu infatti lui a succedere a Psusennes, del quale non mancò di onorare la memoria. Un'altra principessa, sempre figlia di Psusennes, andò in sposa a Salomone, re di Giuda e Israele.
Non si sa dove Psusennes II intendesse essere sepolto, ma potrebbe appartenere a lui un sarcofago reale contenente una mummia, ritrovato nell'anticamera della tomba tanita di Psusennes I (NRT III).
Sovrapposizione con Psusennes III
La corretta identificazione e collocazione storica di questo sovrano è stata resa più difficile ed anche controversa dall'esistenza di uno Psusennes III tra i Primi Profeti di Amon discendenti da Herihor. L'egittologo Karl Jansen-Winkeln rileva che in un graffito proveniente dal tempio di Abido è contenuta la titolatura di questo sovrano che è simultaneamente chiamato Primo Profeta di Amon e supremo comandante militare[1] Questo suggerirebbe che il sovrano sia stato re a Tani e sacerdote a Tebe nello stesso tempo, riunificando di fatto nelle sue mani il controllo su tutto l'Egitto.
La stella che appare sulla città di Tebe, amato da Amon
Note
^Ancient Egyptian Chronology (Handbook of Oriental Studies), Brill, 2006 - Krauss & Warburton, pp. 221-223
^A. Mariette - Karnak (1875), p. 41
Bibliografia
Federico Arborio Mella, L'Egitto dei faraoni, Milano, Mursia, 1976, ISBN 88-425-3328-9.
Jaroslav Černý Egypt: from the death of Ramesses III to the end of the twenty-first dynasty, in The Cambridge Ancient History vol 2 part 2: History of the Middle East and the Aegean region c. 1380–1000 B.C., 1975 (2008), Cambridge, University Press, pp. 646, ISBN 0-521-08691-4.
Franco Cimmino, Dizionario delle dinastie faraoniche, Milano, Bompiani, 2003, pp. 318-326, ISBN 88-452-5531-X.
Alan Gardiner, La civiltà egizia, (Einaudi, Torino, 1997), Oxford University Press, 1961, pp. 288-292, ISBN 88-06-13913-4.
Nicolas Grimal, Storia dell'antico Egitto, 9ª ed., Roma-Bari, Biblioteca Storica Laterza, 2011, pp. 408-410, ISBN 978-88-420-5651-5.
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Collegamenti esterni
Egitto, su geocities.com. URL consultato il 9 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2009).