Remo Gaspari
Remo Gaspari | |
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Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile | |
Durata mandato | 5 agosto 1969 – 26 marzo 1970 |
Presidente | Mariano Rumor |
Predecessore | Luigi Mariotti |
Successore | Italo Viglianesi |
Ministro per la riforma della pubblica amministrazione | |
Durata mandato | 27 marzo 1970 – 26 febbraio 1972 |
Presidente | Mariano Rumor Emilio Colombo Giulio Andreotti |
Predecessore | Eugenio Gatto |
Successore | Silvio Gava |
Ministro della sanità | |
Durata mandato | 26 giugno 1972 – 5 luglio 1973 |
Presidente | Giulio Andreotti |
Predecessore | Athos Valsecchi |
Successore | Luigi Gui |
Ministro per i rapporti con il Parlamento | |
Durata mandato | 4 aprile 1980 – 17 ottobre 1980 |
Presidente | Francesco Cossiga |
Predecessore | Clelio Darida |
Successore | Antonio Gava |
Ministro delle poste e delle telecomunicazioni | |
Durata mandato | 28 giugno 1981 – 3 agosto 1983 |
Presidente | Giovanni Spadolini Amintore Fanfani |
Predecessore | Michele Di Giesi |
Successore | Antonio Gava |
Ministro per la funzione pubblica | |
Durata mandato | 4 agosto 1983 – 3 marzo 1987 |
Presidente | Bettino Craxi |
Predecessore | Dante Schietroma |
Successore | Livio Paladin |
Ministro della difesa | |
Durata mandato | 17 aprile 1987 – 28 luglio 1987 |
Presidente | Amintore Fanfani |
Predecessore | Giovanni Spadolini |
Successore | Valerio Zanone |
Ministro per il coordinamento della protezione civile | |
Durata mandato | 28 luglio 1987 – 12 aprile 1988 |
Presidente | Giovanni Goria |
Predecessore | Giuseppe Zamberletti |
Successore | Vito Lattanzio |
Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno | |
Durata mandato | 13 aprile 1988 – 21 luglio 1989 |
Presidente | Ciriaco De Mita |
Predecessore | Giovanni Goria |
Successore | Riccardo Misasi |
Ministro per la funzione pubblica | |
Durata mandato | 22 luglio 1989 – 24 aprile 1992 |
Presidente | Giulio Andreotti |
Predecessore | Paolo Cirino Pomicino |
Successore | Maurizio Sacconi (Sottosegretario di Stato con delega alla Funzione pubblica; poi Sabino Cassese (Ministro) |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 25 giugno 1953 – 14 aprile 1994 |
Legislatura | II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI |
Gruppo parlamentare | Democratico Cristiano |
Circoscrizione | Abruzzo |
Collegio | L'Aquila |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | DC (fino al 1994) PPI (1994-2002) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza |
Università | Università di Bari |
Professione | Avvocato |
Remo Gaspari (Gissi, 10 luglio 1921 – Gissi, 19 luglio 2011) è stato un politico italiano, dieci volte deputato e sedici Ministro della Repubblica. Esponente della Democrazia Cristiana, è stato membro della corrente Azione Popolare (Grande Centro doroteo) presieduta da Arnaldo Forlani, Antonio Gava e Vincenzo Scotti.
Biografia
Si laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari, terminati gli studi comincia ad esercitare la professione forense a Gissi iscrivendosi all'albo degli avvocati nel 1946. Eletto deputato fin dalla II legislatura verrà rieletto ininterrottamente fino alla fine della cosiddetta prima Repubblica. Nel 1960 con la formazione del Governo Tambroni è nominato sottosegretario di Stato al Ministero delle poste e delle telecomunicazioni, carica che riuscirà a mantenere anche nel successivo Governo Fanfani III. Nel 1962 con il Governo Fanfani IV ricopre la carica di sottosegretario all'Industria e Commercio, mentre con il Governo Leone I (1963) è rinominato sottosegretario alle poste e telecomunicazioni, rimanendo il tale ruolo anche nei governi Moro I e II.
Nel 1966 con la formazione del Governo Moro III viene nominato Sottosegretario all'Interno e venendo riconfermato nei governi Leone II e Rumor I. Con la formazione del Governo Rumor II (1969) diviene Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile, mentre con il Governo Rumor III diviene Ministro per la riforma della pubblica amministrazione. carica che manterrà anche nei successivi governi Colombo e Andreotti I. Nel Governo Andreotti II ricoprì il ruolo di Ministro della sanità. Dal 1976 al 1980 ricoprì la carica di vicesegretario della Democrazia Cristiana. Nel 1980 tornò al governo (Cossiga II) come Ministro per i rapporti con il Parlamento, nei governi Spadolini I, II e Fanfani V ricoprì la carica di Ministro delle poste e delle telecomunicazioni.
Nei governi Craxi I e II venne nominato Ministro per la funzione pubblica. Nel 1987 divenne Ministro della difesa nel Governo Fanfani VI, nello stesso anno venne nominato Ministro per il coordinamento della protezione civile del Governo Goria in sostituzione di Giuseppe Zamberletti, in seguito alla distribuzione di incarichi bilanciata fra le correnti politiche del nuovo governo, mentre era in corso l'emergenza dell'alluvione della Valtellina, provocando per questo molte critiche. L'anno seguente ricoprì la carica di ministro senza portafoglio degli Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno nel Governo De Mita.
Concluse la sua carriera ministeriale nei governi Governo Andreotti VI e Governo Andreotti VII, nei quali tornò a ricoprire il ruolo di Ministro per la funzione pubblica. Sul finire della sua carriera il suo nome fu accostato a una vicenda poco chiara: l'episodio citato è quello dell'uso di un elicottero dello Stato da parte del deputato per arrivare in tempo ad una partita della Roma.[1][2] Tra i tanti incarichi ricoperti fu per 20 anni sindaco di Gissi e presidente della USL. Dopo lo scioglimento della DC, nel 1994, passò al nuovo Partito Popolare Italiano.
Il 12 luglio 2011 il Consiglio Regionale dell'Abruzzo, nel corso di una partecipata cerimonia, lo ha premiato conferendogli la medaglia Aprutium, onorificenza istituita nel corso della settima legislatura, e conferita per "celebrare, e insieme ringraziare, i corregionali che con la loro attività hanno onorato la Terra d'Abruzzo e che, in Italia e nel mondo, si sono distinti nel campo delle professioni, delle arti e delle scienze”. La motivazione con la quale è stata concessa la medaglia è per “aver contribuito in maniera determinante con il suo impegno civile e politico alla crescita sociale ed economica dell'Abruzzo". È morto pochi giorni dopo, il 19 luglio 2011, all'età di 90 anni a causa di un infarto.[3]
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia della sua morte, ha formulato un messaggio di cordoglio, nel quale si legge: «Parlamentare di lunga esperienza ed esponente di spicco della Democrazia Cristiana, si dedicò con grande passione e responsabile impegno fin dai primi anni del dopoguerra alla vita politica e al servizio delle istituzioni repubblicane. Per lunghi anni autorevole ministro in differenti compagini governative, egli ha saputo offrire un significativo contributo allo sviluppo civile ed economico dell'Italia, continuando a prestarvi sempre vigile attenzione, e riservando un particolare impegno per il progresso della sua amata terra d'Abruzzo». Dopo la morte, il comune natio di Gissi gli ha intitolato il corso Gaspari, ex corso Vittorio Emanuele[4].
La rivalità con Lorenzo Natali
Membro della corrente "Azione Popolare" (Grande centro "doroteo") presieduta da Arnaldo Forlani, Antonio Gava e Vincenzo Scotti, per anni fu l'avversario principale di Lorenzo Natali, altro importante politico abruzzese ma esponente fanfaniano; i due si prodigarono per far costruire le due autostrade tra l'Abruzzo e Roma: la Roma-L'Aquila per collegare la Capitale con il collegio di Natali e la Roma-Pescara per favorire la zona di influenza di Gaspari.[5]
Onorificenze
Cittadinanza Onoraria del Comune di Rosello (Ch) 23 luglio 2004
Note
- ^ Nel 1992 fu avvicinato da Piero Chiambretti per la sua trasmissione di Raitre Il portalettere: alle domande insistenti su una crisi in seno al suo partito, Gaspari rispose a Chiambretti: "Guardi, senta: vada a rompere i coglioni ad un altro!"
- ^ Gaspari in elicottero allo stadio Diliberto scortato alle Seichelles E Scognamiglio fermò un treno, in Il Giornale. URL consultato il 6 febbraio 2008.
- ^ Lutto in Abruzzo: morto Remo Gaspari, su ilcapoluogo.com, Il Capoluogo.com, 19 luglio 2011. URL consultato il 19 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2012).
- ^ Corso Remo Gaspari. A Gissi la cerimonia di inaugurazione
- ^ Marco Damilano, Democristiani immaginari, Vallecchi, 2006.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato, su quirinale.it. URL consultato il 4 gennaio 2007.
Bibliografia
- Marco Damilano: Democristiani immaginari (Vallecchi 2006, ISBN 88-8427-113-4)
- Remo Gaspari: Il mio Mezzogiorno. Intervista su un anno di governo (Capitale Sud Editori 1990)
- U. Iezzi e W. Zarroli: W Zio Remo (Tracce 1991)
- Remo Gaspari: L'Abruzzo tra passato e futuro. Mezzo secolo di politica ed economia. A cura di Silvano Console (Carsa Edizioni 2002, ISBN 88-501-0026-4)
- Licio Di Biase: L'era della Balena. La storia della "DC" abruzzese dalla costituente al 1993 (Edizioni SCEP - Edizioni Tracce 2003, ISBN 8874330235)
- Marcello Martelli: L'Abruzzo tradito. Gaspari accusa (Carabba Editore 2008, ISBN 978-88-95078-89-2)
- Emanuela Melilli, Sandro Valletta, Massimo Pamio: Remo Gaspari. Una vita al servizio dell'Italia (Edizioni NoUbs 2008, ISBN 978-88-87468-73-1)
- Valeria Masciantonio: Remo Gaspari. Storia di un italiano (Edizioni Tracce 2009, ISBN 978-88-7433-596-1)
- Licio Di Biase: Remo Gaspari. La politica come servizio (Ianieri Editore 2012, ISBN 9788897417262)
- Gino Di Tizio: Non si muove foglia... La vicenda umana e politica di Remo Gaspari (Tabula Fati 2016, ISBN 978-88-7475-507-3)
- Achille Lucio Gaspari: Remo Gaspari ...visto da Vicino (Casa Editrice Carabba 2021, ISBN 978-88-6344-626-5)
- Mauro Orletti: Un metro lungo due metri (Edizioni Exòrma 2022, ISBN 978-88-31461-36-8)
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Collegamenti esterni
- Remo Gaspari, su Camera.it - II legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - III legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - IV legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - V legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - VI legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - VII legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - VIII legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - IX legislatura, Parlamento italiano.
- Remo Gaspari, su Camera.it - X legislatura, Parlamento italiano.
Predecessore | Ministro dei trasporti e dell'aviazione civile | Successore | |
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Luigi Mariotti | 5 agosto 1969 - 27 marzo 1970 | Italo Viglianesi |
Predecessore | Ministro della difesa | Successore | |
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Giovanni Spadolini | 17 aprile 1987 - 28 luglio 1987 | Valerio Zanone |
Predecessore | Ministro per il coordinamento della protezione civile | Successore | |
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Giuseppe Zamberletti | 17 aprile 1987 - 28 luglio 1987 | Remo Gaspari | I |
Remo Gaspari | 28 luglio 1987 - 13 aprile 1988 | Vito Lattanzio | II |
Predecessore | Ministro della sanità della Repubblica Italiana | Successore | |
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Athos Valsecchi | 26 luglio 1972 - 7 luglio 1973 | Luigi Gui |
Predecessore | Ministro delle poste e delle telecomunicazioni della Repubblica Italiana | Successore | |
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Michele Di Giesi | 28 giugno 1981 - 23 agosto 1982 | Remo Gaspari | I |
Remo Gaspari | 23 agosto 1982 - 1º dicembre 1982 | Remo Gaspari | II |
Remo Gaspari | 1º dicembre 1982 - 4 agosto 1983 | Antonio Gava | III |
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