Tempio della Fortuna equestre
Il tempio della Fortuna equestre (latino: aedes Fortunae Equestris) era un tempio di Roma antica dedicato alla fortuna degli equites.
Fu eretto a seguito del voto di Quinto Fulvio Flacco nel 180 a.C., in memoria di una vittoria della cavalleria romana sui Celtiberi durante la sua campagna in Spagna,[1] e dedicato il 13 agosto 173 a.C.[2].
Edificato nei pressi del teatro di Pompeo[3], Flacco volle farne il più grande e più splendido tempio di Roma: prelevò persino alcune tegole di marmo dal tempio di Giunone Lacinia a Crotone, ma il Senato romano gli ordinò di ricollocarle al loro posto[4].
Il tempio, ricordato da Vitruvio come esempio "sistilo" (con l'intercolumnio pari a due volte il diametro delle colonne),[5] scomparve prima del 22: probabilmente fu distrutto nell'incendio della scena del teatro di Pompeo, nel 21.[6]
Planimetria del Campo Marzio meridionale |
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Tevere Navalia Circus Flaminius Teatro di Marcello T. di Diana T. della Pietà T. di Giano T. di Giunone T. di Spes Tempio di Bellona Tempio di Apollo Sosiano Tempio di Giove Statore Tempio di Giunone Regina Portico d'Ottavia Portico di Filippo Portico d'Ottavio Teatro di Balbo Crypta Balbi Portico di Minucio T. delle Ninfe T. di Feronia T. dei Lari Permarini Curia di Pompeo Portico di Pompeo Teatro di Pompeo Tempio di Venere Vincitrice Tempio di Marte Santuario di Ercole Magnus Custos Tempio di Castore e Polluce Ponte Fabricio Porticus Maximae T. di Nettuno T. della Fortuna equestre Anfiteatro di Statilio Tauro (?)
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Note
- ^ Livio, 40.40.10, 40.44.9
- ^ Livio, 13.10.5.
- ^ L'ubicazione del tempio è indicata da Vitruvio (3.3.2) come ad theatrum lapideum ("presso il teatro in pietra"), identificato da Ferdinando Castagnoli (Il Campo Marzio nell'antichità. Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Memorie della Classe di scienze morali, storiche e filologiche 8 (1), 1947: p. 167) come il teatro di Marcello e da Filippo Coarelli (Il Campo Marzio. Dalle origini alla fine della repubblica, Roma, Quasar, 1997, pp. 272-275), sulla base di un'iscrizione repubblicana (Silvio Panciera [1986]. Ancora sull'iscrizione di Cornelius Surus, magister scribarum poetarum. Bullettino della Commissione archeologica comunale di Roma 91: pp. 38-40) come il teatro di Pompeo.
- ^ Livio, 13.3.1-11; Valerio Massimo, 1.1.20.
- ^ Vitruvio, 3.3.2.
- ^ Tacito, Annales, 3.72.4, 6.45.2.
Bibliografia
- Fonti primarie
- Tito Livio, Ab Urbe condita libri
- Valerio Massimo, Factorum et dictorum memorabilium libri IX
- Vitruvio, De architectura
- Tacito, Annales
- Fonti secondarie
- Lawrence Richardson, Jr., s.v. Fortuna Equestris, Aedes in A New Topographical Dictionary of Ancient Rome, Baltimore, JHU Press, 1992, ISBN 0-8018-4300-6, pp. 155–156.
- Filippo Coarelli, s.v. Fortuna Equestris, aedes in Eva Margareta Steinby (a cura di), Lexicon topographicum urbis Romae, III, Roma, Quasar, 1995, ISBN 88-7140-073-9, pp. 268–269.