Vanni de' Cancellieri

Nessuna nota a piè di pagina
Questa voce o sezione sull'argomento nobili è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali.

Vanni de' Cancellieri, detto Focaccia (Pistoia, ... – ...; fl. XIII secolo), è un personaggio pistoiese del XIII secolo, citato anche da Dante Alighieri.

Stemma della famiglia Cancellieri

Biografia

Egli era un nobile di parte bianca ricordato nelle Storie pistoiesi come uno dei più turbolenti e faziosi. I conflitti interni alla famiglia dei Cancellieri erano stati all'origine, secondo storici quali Dino Compagni e Giovanni Villani, della divisione in Toscana tra le fazioni dei guelfi bianchi e neri. Sua moglie, della famiglia dei Vergiolesi, è da alcuni indicata come la Selvaggia idealizzata da Cino da Pistoia.

Durante la faida familiare per vendicare un Vergiolesi assassinato, Vanni uccise Detto di Sinisbaldo Cancellieri e Detto dei Rossi. Dante lo mise tra i traditori dei parenti nella Caina (Inferno XXXII, 63): tuttavia in verità non sappiamo chi egli tradì. A parte gli omicidi commessi dentro la sua consorteria, alcuni commentatori posteriori gli accreditano anche l'uccisione di uno zio, o dei fratelli o altri addirittura del padre; in ogni caso per Dante l'aver tradito un consorte doveva di per sé già essere una questione sufficiente per l'Inferno.

Bibliografia

  • Vittorio Sermonti, Inferno, Rizzoli 2001.
  • Umberto Bosco e Giovanni Reggio, La Divina Commedia - Inferno, Le Monnier 1988.

Collegamenti esterni

  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie