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Nella mitologia norrena, Aurboða (dall'antico norreno ''ghiaietto offerente") è una jǫtunn, moglie dello jötunn Gymir e madre di Gerðr.[1]
Indice
1Testimonianze
2Note
3Bibliografia
4Voci correlate
Testimonianze
Nella Edda poetica del XIII secolo, viene attestata Aurboða in essa da fonti tradizionali, mentre appare anche nella Edda in prosa anch'essa scritta nel XIII secolo da Snorri Sturluson. Inoltre Aurboða è il nome di una delle nove fanciulle che siedono sulle ginocchia di Menglöd nel poema Svipdagsmál.
Note
^ Tom Clarke, Hungry primates see red, in news@nature, 15 marzo 2001, DOI:10.1038/news010315-11. URL consultato il 24 febbraio 2019.
Bibliografia
Lindow, John (2001). Norse Mythology: A Guide to the Gods, Heroes, Rituals, and Beliefs, su books.google.com.. Oxford University Press. ISBN 0-19-515382-0
Orchard, Andy (1997). Dictionary of Norse Myth and Legend. Cassell. ISBN 0-304-34520-2