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Hvergelmir (norreno antico: sorgente bollente gorgogliante[1]) è la sorgente, secondo la mitologia norrena, da cui sgorgano i fiumi Élivágar e funge anche da sorgente per una delle tre radici del frassino Yggdrasill ed è costantemente alimentato dalle gocce d'acqua che cadono dalle corna del cervo Eikþyrnir. Altri fiumi che nascono da questa fonte sono: Svǫl; Gunnðrá; Fiǫrm; Fimbulðul; Slíðr; Hríð; Sylgr; Ylgr; Víð; Leiptr e Gjöll il quale è il fiume che passa più vicino ai cancelli di Hel.
Indice
1Edda poetica
2Edda in prosa
3Note
4Bibliografia
5Collegamenti esterni
Edda poetica
Hvergelmir riceve una sola menzione nella Edda poetica, nel poema Grímnismál:
(NON)
«Eikþyrnir heitir hjǫrtr, er stendr á hǫllo Herjafǫðrs ok bítr af Læraðs limom; en af hans hornom drýpr í Hvergelmi, þaðan eigo vǫtn ǫll vega.»
(IT)
«Eikthyrnir il cervo è chiamato, che sta presso la sala di Odino, e mangia le foglie dai rami del Lærad; dalle sue corna cadono gocce nel Hvergelmir, dove tutte le acque sorgono»
(Grímnismál - Stanza 26 [2])
Questa stanza è seguita da altre tre consistenti quasi solo dei nomi di 42 fiumi, alcuni dei quali portano alla dimora degli dèi (come Gömul e Geirvimul), mentre almeno due (Gjöll e Leipt), raggiungono l'Hel.[2]
Edda in prosa
Hvergelmir viene menzionata più volte nella Edda in prosa, scritta nel XIII°secolo da Snorri Sturluson. In Gylfaginning e Hár, Jafnhár e Þriði, viene spiegato che la sorgente Hvergelmir si trova nel regno nebbioso di Niflheim: "Sono passati diverse ere, prima che la Terra e Niflheim venissero create, in mezzo ad esse si trova una sorgente denominata Hvergelmir, da essa sgorgano diversi fiumi come lo Svol, Gunnthra, Fiorm, Fimbulthul, Slidr, Hrid e Gioll fiume molto vicino ai cancelli dell'Inferno.[3]